L’ipnosi intesa come potenzialità della mente umana pare essere impiegata fin dall’antichità; Charles Arthur Musès scrive di aver trovato un’antica registrazione di una seduta ipnotica nella incisione di una stele egizia risalente al regno di Ramesse XIdella XX dinastia egizia (circa 3.000 anni fa).
L’ipnosi non è qualcosa di cui aver paura. E’ una tecnica naturale di cui possiamo avvalerci per sviluppare le nostre capacità, per raggiungere un equilibrio mente corpo, per accrescere la propria energia sia mentale che fisica. Con l’ipnosi è possibile entrare nella propria storia e variare i criteri di elaborazione dell’informazione in ingresso; è possibile modificare i significati che il soggetto ha dato in passato alle sue esperienze fruendo delle alternative che possedeva. Le emozioni sono una risposta dell’organismo a momenti dell’esistenza. Mentre nello stato di veglia il controllo volontario delle emozioni pare essere un compito particolarmente arduo, in ipnosi queste possono essere amplificate o ridimensionate; e vi è inoltre la possibilità di passare repentinamente da un’emozione all’altra in relazione ai suggerimenti che vengono impartiti dall’ipnotista. L’ipnoterapia ericksoniana viene definita anche come “psicoterapia breve” (si deve proprio a Milton Erickson il primo uso di questa locuzione).
Si basa su alcuni assunti teorici:
Lo stato di ipnosi può essere utilizzato dal terapista e dal paziente nei seguenti modi: