Terapie riconosciute dalle Casse Malati

Ipnosi clinica e regressiva

L’ipnosi intesa come potenzialità della mente umana pare essere impiegata fin dall’antichità; Charles Arthur Musès scrive di aver trovato un’antica registrazione di una seduta ipnotica nella incisione di una stele egizia risalente al regno di Ramesse XIdella XX dinastia egizia (circa 3.000 anni fa).

L’ipnosi non è qualcosa di cui aver paura. E’ una tecnica naturale di cui possiamo avvalerci per sviluppare le nostre capacità, per raggiungere un equilibrio mente corpo, per accrescere la propria energia sia mentale che fisica. Con l’ipnosi è possibile entrare nella propria storia e variare i criteri di elaborazione dell’informazione in ingresso; è possibile modificare i significati che il soggetto ha dato in passato alle sue esperienze fruendo delle alternative che possedeva. Le emozioni sono una risposta dell’organismo a momenti dell’esistenza. Mentre nello stato di veglia il controllo volontario delle emozioni pare essere un compito particolarmente arduo, in ipnosi queste possono essere amplificate o ridimensionate; e vi è inoltre la possibilità di passare repentinamente da un’emozione all’altra in relazione ai suggerimenti che vengono impartiti dall’ipnotista. L’ipnoterapia ericksoniana viene definita anche come “psicoterapia breve” (si deve proprio a Milton Erickson il primo uso di questa locuzione).

Si basa su alcuni assunti teorici:

  • Il paziente è un individuo unico, e pertanto unico sarà l’approccio utilizzato per curare il paziente (tailoring).
  • L’inconscio di ciascun individuo è pieno di risorse per risolvere i problemi del vivere quotidiano; le persone sono considerate capaci di autoguarirsi e autocorreggersi, se riescono a sfruttarle.
  • Qualche individuo ha bisogno di aiuto per risolvere i propri problemi e guarire dai propri sintomi; per poterlo fare, qualche volta una persona deve prima imparare delle nuove abilità, o deve orientare la propria attenzione verso nuovi modi di vedere le cose o di pensarvi.
  • I sintomi ed i problemi comportamentali sono frutto di un’inadeguata relazione tra mente conscia e mente inconscia.
  • L’attività psicoterapeutica dell’ericksoniano è principalmente orientata alla risoluzione dei sintomi o dei problemi comportamentali portati nel setting dal paziente.

Lo stato di ipnosi può essere utilizzato dal terapista e dal paziente nei seguenti modi:

  • suggestive, naturalmente non nel senso antiquato di imporre in modo autoritario suggestioni al paziente, ma nel senso dell’ipnosi moderna, cioe’ di comunicazioni complesse finalizzate a mobilitare le risorse dell’individuo e far si’ che la persona, utilizzandole, scopra le proprie potenzialita’ e i percorsi per risolvere certi problemi;
  • catartiche, nel senso di liberazione di emozioni e affetti repressi;
  • analitiche, dirette cioe’ alla presa di coscienza di certe problematiche profonde.